martedì 23 luglio 2013

SALOTTI LETTERARI D'ESTATE A TORTORETO LIDO: Primo appuntamento mercoledì 24 luglio, ore 21:00

Nell'ambito della prima rassegna dei SALOTTI LETTERARI D'ESTATE A TORTORETO LIDO
organizzati dall'Assessorato alla Cultura del Municipio di Tortoreto e dell'Associazione Editori Abruzzesi

mercoledì 24 luglio alle ore 21:00
presso lo stabilimento OASI (lungomare nord Sirena)

con l'intervento della dott.ssa ALESSANDRA RICHI (Assessore alla Cultura del Comune di Tortoreto) e dell'editore MARCO SOLFANELLI (presidente dell'Associazione Editori Abruzzesi)

si svolgerà il primo incontro con tre autori della casa editrice SOLFANELLI di Chieti

Arturo Bernava
SCARPETTE BIANCHE
http://www.edizionisolfanelli.it/scarpettebianche.htm

Paolo Carretta
SHERLOCK HOLMES E IL FUOCO DELLA PERNACCHIA
http://www.edizionisolfanelli.it/sherlockholmes.htm

Antonio Tenisci
NUVOLE ROSSE SOTTO IL MARE
http://www.edizionisolfanelli.it/nuvolerossesottoilmare.htm

RECENSIONE di Lucia Bruni (su "Grillo", n. 4, luglio-agosto 2013)

Arturo Bernava, "Scarpette bianche", Edizioni Solfanelli, Chieti, 2013, euro 16,00

Abruzzo, un paesino nel luglio 1943; anno turbolento che si prepara agli epiloghi di una guerra lunga, sanguinosa e devastante. L'oscuro delitto di una vecchietta indifesa proprio nella notte in cui i tedeschi, non più alleati ma invasori, giungono in paese, apre uno scenario inquietante sui personaggi che animano questo romanzo di Bernava.
Tantissimi i misteri che si intrecciano come in un concerto di eventi: un'ombra nera che si insinua furtiva fra le stradine del paese, l'arrivo di uno strano medico ora severo ora pavido e spaurito, un parroco iroso e un matrimonio mancato, dove anche il Duce sembra avere la sua parte, l'inspiegabile omertà di un'anziana signora; il tutto corredato da una pioggia di lettere anonime e da un paio di scarpette bianche che una nonna regala alla nipote perché le metta il giorno del matrimonio.
Scritto con sapiente uso del lessico — arricchito da simpatiche espressioni dialettali — e dovizia di particolari storici derivanti da una scrupolosa ricerca, questo ultimo romanzo di Bernava (come già il precedente Il colore del caffé, sempre per i caratteri di Solfanelli) accompagna i lettore in un percorso affascinante, non solo fra gli intrighi della grande Storia che si va a intrecciare con il quotidiano della piccola storia, ma soprattutto fra le pieghe dell'umana coscienza, quella che fa di un cittadino, un essere responsabile e partecipe dei fatti l'avvolgono. Sarà poi l'amore ad aver ragione su tutto, a riportare quegli equilibri che guerra, distruzione, odio, prevaricazione avevano compromesso.



martedì 16 luglio 2013

RECENSIONE di Renzo Montagnoli (http://www.arteinsieme.net)

Scarpette bianche
di Arturo Bernava
Copertina di Vincenzo Bosica
Edizioni Solfanelli
Narrativa romanzo
Collana Biblioteca del Cigno
Pagg. 256
ISBN 978-88-7497-822-9
Prezzo € 16,00


Una spy story italiana


Scarpette bianche, il nuovo romanzo di Arturo Bernava, è sostanzialmente una spy storyitaliana, ma giocata nell’ambito di un grande conflitto (la seconda guerra mondiale) e circoscritta per buona parte delle pagine alla realtà di un piccolo paese, prossimo a Chieti, città  che fa da palcoscenico nell’ultima parte dell’opera. La tensione c’è, c’è pure un morto ammazzato, una vecchina dall’apparenza innocente, ma odiata da molti per i suoi sporchi intrallazzi. Poi ci sono un prete molisano, dalle mani grosse come pale, un maresciallo dei carabinieri, esautorato di fatto dagli occupanti tedeschi e che desidera onorare la sua divisa, due medici, uomo e donna, che dapprima si guarderanno in cagnesco e poi finiranno con lo stimarsi e anche più…; figurano inoltre un capitano delle SS, freddo, glaciale, colto, amante dell’Italia, ma non degli italiani, un bambino orfano, all’apparenza schizofrenico, ungerarchetto fascista invaghitosi di una giovane vedova illibata, pronto a condurla all’altare - ma il matrimonio non si farà, perché non si può fare -, una bambina che ama la nonna paterna e che la cura con la massima dedizione e c’è questa nonna, dal comportamento enigmatico, che alterna momenti di lucidità a lunghi periodi di assenza.
Ci sono poi le scarpette bianche, che appaiono sporadicamente, pur dando il titolo all’intera opera, ma che sono importantissime, come chi, leggendo, capirà.
E infine (siamo nel periodo dal luglio 1943 al giugno 1944) ci sono tanti che cercano dei documenti importantissimi, spariti durante la fuga del re dopo l’8 settembre. Si tratta del famoso carteggio Churchill – Mussolini, di primaria importanza per tutti i paesi in conflitto.
A prima vista sembrerebbe uno di quei romanzi oggi in voga, fatto di inseguimenti, di tranelli, di sparatorie, ma non è cosi, anzi la vicenda della ricerca di questi documenti, pur non secondaria, fa da filo conduttore alla storia di un paese martoriato dalla guerra, all’insensatezza di uomini privi della benché minima pietà, ai ritratti puntuali e vivi di personaggi che a loro modo, e senza saperlo, sono degli eroi; non manca poi l’amore, un’antica molla che fra tante rovine permette di risorgere, di ritrovare una speranza di vita che l’abbrutimento quotidiano aveva sepolto.
E sta in ciò l’autentico valore dell’opera, sta anche nelle contrapposizioni di figure, nelle descrizioni, assai efficaci, di tanta povera gente in fuga dalla guerra. Poi c’è anche la tensione della vicenda spionistica che prende corpo dapprima lentamente e poi quasi esplode nelle ultime pagine.
Bernava riesce a manovrare con perizia i non pochi personaggi, a farli incrociare, narrando talora con ironia, a volte con malinconica pietà, in un italiano sempre corretto e assai scorrevole.
Credetemi, questo libro non attrae solo per la bella copertina, un riuscitissimo fotomontaggio di Vincenzo Bosica, ma per l’equilibrio generale, il ritmo costante senza cadute, per la simpatia di alcuni protagonisti e l’antipatia di altri, per una vicenda tinta di giallo che avvince e che si risolve con un finale logico e convincente.
Di conseguenza, la lettura è più che raccomandabile.






Arturo Bernava, nato a Chieti nel 1970, è sposato con Barbara, dalla quale ha avuto due figlie, Chiara e Maria Elena.
È stato premiato in oltre cento concorsi letterari.
Suoi racconti risultano pubblicati da numerosi editori, tra cui MonteditKairos, Enrico Folci,PerVersi, La Kabbalà, inoltre è presente in una decina di antologie di premi letterari.
Nel 2009, per la casa editrice Solfanelli, ha pubblicato il suo primo romanzo dal titolo Il colore del caffè (Premio Internazionale Città di Mesagne 2011, Premio Maria Messina 2011, Premio Città di Eboli 2010, Premio Internazionale Golfo di Trieste 2010) ottenendo la piazza d’onore in altri quindici premi letterari.
Nel 2010 è uscita una sua raccolta di racconti dal titolo ELEvateMENTI (Tabula fati, Chieti), che, tra i vari riconoscimenti, ha ottenuto anche la medaglia della Presidenza del Senato al Premio Parco Maiella di Abbateggio.
Ha collaborato con alcune riviste periodiche, sia cartacee che online, tra cui “Tuttoabruzzo” e “Arteinsieme” (quest’ultimo con la pubblicazione di alcuni racconti).
Una sua biografia è riportata nell’Enciclopedia degli autori italianiedita dall’Associazione nazionale “Penna d’autore”.
Fa parte del comitato di redazione della rivista “Abruzzo letterario”.


Renzo Montagnoli


lunedì 15 luglio 2013

SETTIMANA MOZARTIANA 2013 - CHIETI (giovedì 18 luglio, ore 22:00)

SETTIMANA MOZARTIANA  2013 - CHIETI  
SALOTTO CULTURALE  XIII
Via C. de Lollis - Libreria De Luca


Giovedì 18 LUGLIO

ore 22:00 - Presentazione romanzi 

Arturo Bernava, SCARPETTE BIANCHE (Edizioni Solfanelli)

Paolo Carretta, SHERLOCK HOLMES E IL FUOCO DELLA PERNACCHIA (Edizioni Solfanelli)


mercoledì 3 luglio 2013

Video della presentazione a Fabriano del romanzo "Scarpette Bianche"



Presso l’Oratorio della Carità di Fabriano, il 21 giugno alle 17.30 è stato presentato ai lettori fabrianesi, a cura di Alessandro Moscè, il romanzo “Scarpette Bianche” di Arturo Bernava.

Pubblichiamo alcuni brani tratti dal libro interpretati dagli attori di Papaveri e Papere: Matteo Cossu, Alessandro Galli, Barbara Gubinelli e Francesca Petritoli.

Regia: Fabio Bernacconi e Federica Petruio.

Organizzatrice dell’evento: Maria Emery.